Oggi, per la rubrica di Storie Incartate nel Mondo, vi racconto una storia di una cara amica... buona lettura
TRAVEL KIT
Ok, finalmente mi sono prenotata
questo viaggetto in Marocco per Capodanno. Ci voleva proprio.
Schiaccio il link per scaricare il
Travel Kit e rimango abbastanza esterrefatta: questi dell’Agenzia secondo me sono
un po’ scemi.
Nell’ordine consigliano di portare
in valigia: 2 capi di sincerità, 10 paia di idee, 3 asciugamani di tenerezze, 4
scarpe di, complicità, 5 rullini di abbracci, 3 tubetti di confidenze,
Qualcos’altro a volontà, 1 bustina di pace degli angeli, 4 pastiglie di
responsabilità e pillole di pazienza.
No no, sfoltiamo: 10 paia di idee
sono troppe, meglio 5, 4 scarpe di complicità anche, 2 sono abbastanza, meglio
viaggiare leggeri. Abbracci e confidenze ci stanno, viaggiando in gruppo magari
mi farò qualche nuovo amico. Ma sia mai che vada in farmacia a comprare le
pastiglie di responsabilità, le bustine
di pace degli angeli e le pillole di pazienza. Ho solo voglia di divertirmi e
rilassarmi e basta.
Non va
meglio con il bagaglio a mano: Una miliardata di baci (ma sono scemi?), 10
flaconi di risate (anche di più), 1 libro di pettegolezzi (si si), 2 libri di
libertà (solo?), 2 bottigliette di collaborazione, 1 zainetto di felicità, 1
astuccio di bontà, Gloria e Olivia (e queste chi sono compagne di viaggio
formato mignon?).
Il viaggio
inizia e un giorno incontro lui, si
chiama Nicola, carino è carino. Ci mettiamo parlare, iniziamo a conoscerci.
Scopriamo di avere in comune tante cose tra cui, oltre i viaggi anche la
cucina. la lettura e il cinema. È di Genova, ma lavora molto nelle zone di
Milano “magari potresti passare a trovarmi un giorno” gli chiedo, “perché no”,
risponde. Parliamo dei nostri sogni, dei
nostri progetti e più gli sto accanto, più sento che la mia vita si sta legando
a lui e la sua alla mia.
Stiamo
girando insieme un mercato quando a un certo punto sentiamo due bambine che chiamano
Mammmmmmmma (con 8 m) e Papà (più delicato). D’istinto ci giriamo e ci vengono
incontro due splendide creature. Dio quanto sono belle! Ce le prendiamo in
braccio tenendocele ben strette e ora sono certa più che mai che la mia vita
sarà indissolubilmente legata a quella di Nicola. Con cui passiamo dal parlare
di “wow bello l’ultimo libro che ho letto” a “Gloria la mangi la pappa” e “Olly ha fatto
la cacca” che sembra una cosa bruttissima, ma i suoi occhi sprizzano gioia da
tutte le parti.
Quando
questo tour del Marocco finisce mi
ritrovo da sola in camera a fare la valigia. Per il ritorno scelgo l’abito più
bello che ho portato. Mi viene tra le mani il travel kit che ho scaricato all’andata.
Questa volta, prima di partire, sono passata in farmacia a prendere quello che
mi mancava: responsabilità, pace e pazienza. Le idee si sono raddoppiate, le
scarpe pure; nello zaino ho messo la miliardata di baci ma lascio qui uno dei
due libri della libertà.
Faccio per
mettere in borsa il travel kit via
quando noto un asterisco a cui non avevo fatto caso all’andata. Lo leggo
velocemente ma lo metto via perché sono in ritardo; prendo la mia valigia, lo
zaino e scendo. Nicola è lì ad aspettarmi, bello come non mai, le bimbe sono
meravigliose.
Nicola mi
si avvicina, con una mano prende la mia valigia, con l’altra mi abbraccia; io
prendo per mano Gloria che tiene la manina di Olivia e ci avviamo verso
l’uscita. Con il braccio di Nicola intorno alla spalle penso a quell’asterisco
sul travel kit e sorrido.
La
dicitura era: Tour del Marocco, Travel kit del viaggio di ritorno.
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